Gli scienziati hanno ricevuto i primi dati dal telescopio spaziale James Webb. Uno dei suoi obiettivi scientifici principali è quello di guardare nel passato e osservare l’Universo primordiale.
Il telescopio spaziale James Webb è in grado di vedere galassie più distanti rispetto ad altri telescopi, compreso il telescopio Hubble. Mentre Hubble ha uno specchio di 2,3 metri per focalizzare la luce, Webb ha un enorme specchio di 6,5 metri composto da 18 segmenti esagonali. Webb è anche ottimizzato per rilevare la luce infrarossa, che osserviamo dalle galassie più lontane.
Tra i primi dati ottenuti da Webb vi sono le immagini all’infrarosso di un ammasso di galassie chiamato SMACS 0723.
La luce di SMACS 0723 ha impiegato 4,6 miliardi di anni per raggiungerci, quindi la vediamo come era 4,6 miliardi di anni fa.
Ora l’attenzione degli scienziati è stata attirata da galassie ben oltre SMACS 0723. Webb ha scoperto una serie di galassie verso SMACS 0723 e altre aree che potrebbero essere così lontane che la loro luce ha impiegato 13,5 miliardi di anni per raggiungerci.
L’universo stesso ha 13,8 miliardi di anni, quindi ora vediamo queste galassie come erano poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang. Queste galassie lontane sono pubblicizzate come «le galassie più antiche», ma noi le vediamo ancora molto giovani.
È vero che queste galassie sarebbero ora considerate vecchie, ma anche la nostra Via Lattea non è giovane. Mentre il Sole ha 4,56 miliardi di anni, alcune stelle della Via Lattea hanno 13 miliardi di anni.
Le galassie trovate da Webb oggi hanno probabilmente un aspetto molto diverso. Le galassie crescono, formano nuove stelle, si fondono con altre galassie. Una piccola galassia che stava formando attivamente stelle poco dopo il Big Bang potrebbe essere il germe di una galassia oggi molto massiccia che ha smesso da tempo di formare stelle. Oppure, insieme alle sue stelle, potrebbe aver fatto parte di una galassia più grande formatasi in tempi relativamente recenti da una fusione.
James Webb osserva le prime galassie mai osservate: alcune delle prime galassie formatesi poco dopo il Big Bang. Tuttavia, Webb ha appena iniziato la sua missione e l’analisi attuale si basa su dati raccolti in poche ore.
Presto Webb dirigerà il suo sguardo verso oggetti più deboli e distanti e vedrà galassie ancora più lontane. È quindi probabile che le informazioni sulla galassia più lontana e su quella più antica cambino ancora un paio di volte prima della fine dell’anno.